Riconosciuto l’Holodomor come genocidio ai danni del popolo ucraino

Posted on 09/09/2023

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Legislatura 19ª – Atto di Sindacato Ispettivo n. 1-00045

Forse non avrò una visione completa dei fatti storici ma mi sembra, leggendo il testo della legge approvata dal Senato, che ci siano delle discrepanze quanto meno sul modo di leggere la storia. Innanzitutto i contadini ucraini non furono fatti morire per fame in quanto ucraini ma per questioni politiche, poichè rifiutavano di consegnare il proprio grano opponendosi alla collettivizzazione del regime sovietico di allora. Quale è lo scopo di questa legge, modificare i testi scolastici? Senza dubbio si è trattato di un crimine ma mi sembra un atto di ostilità voler attribuire nostalgie imperialiste e comuniste alla Federazione russa attuale ed esplicitarle in una legge approvata dal Senato, perchè sono circolate “immagini delle bandiere rosse con la falce e martello dell’ex Unione sovietica sventolate dai carri armati russi durante l’avanzata in territorio ucraino e issate sui municipi di diverse città occupate”. Anche in Italia abbiamo nostalgici che a Predappio fanno manifestazioni con camice nere, saluto romano e immagini di Mussolini e se ci accusassero di aver nostalgie fasciste solo perchè queste manifestazioni vengono permesse? Indubbiamente sui nostri Municipi non c’è l’equivalente ma non c’è neanche una situazione conflittuale come quella dell’Ucraina.

Testo della legge approvata dal Senato

Atto n. 1-00045 con procedimento abbreviato

Pubblicato il 4 maggio 2023, nella seduta n. 65
Esame concluso il 26 luglio 2023 nella seduta n. 92 dell’Assemblea

SPERANZON, MALAN, SALLEMI, ZEDDA, AMBROGIO, AMIDEI, ANCOROTTI, BALBONI, BARCAIUOLO, BERRINO, BUCALO, CALANDRINI, CAMPIONE, CASTELLI, COSENZA, DE CARLO, DE PRIAMO, DELLA PORTA, FALLUCCHI, FAROLFI, GELMETTI, GUIDI, IANNONE, LEONARDI, LIRIS, LISEI, MAFFONI, MANCINI, MARCHESCHI, MATERA, MELCHIORRE, MENIA, MENNUNI, MIELI, NASTRI, NOCCO, ORSOMARSO, PERA, PETRENGA, PETRUCCI, RAPANI, RASTRELLI, ROSA, RUSSO, SALVITTI, SATTA, SCURRIA, SIGISMONDI, SILVESTRONI, SISLER, SPINELLI, TERZI DI SANT’AGATA, TUBETTI, ZAFFINI, ZULLO, CASINI, ALFIERI, PELLEGRINO, CRAXI

“Il Senato,

premesso che:

nel 1932-1933 il regime comunista dell’Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche (URSS), guidato da Iosif Stalin, provocò deliberatamente una carestia che causò milioni di morti, principalmente contadini e piccoli proprietari terrieri, tra la popolazione civile dell’allora Repubblica socialista sovietica ucraina, oggi Ucraina;

tale carestia, passata alla storia come Holodomor (“morte per fame”), fu la conseguenza di alcune scelte politiche ed economiche del dittatore sovietico Stalin e della classe dirigente del PCUS. In particolare: 1) la collettivizzazione delle terre, parte integrante del processo di pianificazione dell’economia sovietica, avviata nel contesto del primo piano quinquennale (1928-1932). Scopo della collettivizzazione delle terre era quello di trasformare contadini e piccoli proprietari terrieri in lavoratori agricoli statali, impiegati in fattorie collettive, sottraendo loro il controllo diretto sui mezzi di produzione e sui raccolti; 2) l’industrializzazione forzata della società sovietica, che richiedeva un trasferimento crescente di risorse e manodopera dalle campagne verso le città, a discapito dei contadini e delle loro famiglie; 3) la dekulakizzazione, ovvero la sistematica e deliberata distruzione della classe dei kulaki, piccoli proprietari terrieri, i quali si opponevano con fermezza alla collettivizzazione delle terre e alle requisizioni di derrate agricole e di bestiame, i loro principali mezzi di sostentamento: uno sterminio pianificato, culminato con la deportazione nei campi di lavoro forzato e prigionia (gulag) di centinaia di migliaia di kulaki;

l’Holodomor provocò, secondo diverse stime, tra i 7 e i 10 milioni di morti (uomini, donne e bambini), con un crollo significativo della popolazione rurale in Ucraina;

l’Unione sovietica negò fino agli anni ‘80 l’esistenza dell’Holodomor, imputandola successivamente a cause naturali e non intenzionali;

rilevato che:

il 29 novembre 2006 il presidente ucraino Victor Juscenko ha firmato la legge votata dalla Verchovna Rada (Parlamento ucraino) che definisce l’Holodomor un evento provocato da precise e deliberate scelte politiche, riconoscendo il quarto sabato di novembre come giornata della memoria dell’Holodomor;

l’articolo 1 definisce, inoltre, l’Holodomor come “atto di genocidio contro il popolo ucraino”, ai sensi dell’articolo II della Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio dell’ONU del 1948;

lo stesso Raphael Lemkin, autore della parola “genocidio” e promotore della stessa convenzione, ha sostenuto che la distruzione del popolo ucraino perpetrata dal regime sovietico sia un “classico esempio di genocidio”, realizzato attraverso la morte per fame dei contadini ucraini, lo sterminio dell’intellighenzia ucraina e l’eliminazione della chiesa ortodossa autocefala ucraina;

numerose assemblee parlamentari e organismi internazionali, nazionali e regionali hanno commemorato l’Holodomor e l’hanno formalmente riconosciuto come crimine contro l’umanità o genocidio. Tra questi si ritiene necessario menzionare: 1) le Nazioni Unite, con la dichiarazione congiunta del 7 novembre 2003, in occasione del 70° anniversario dell’Holodomor, che riconosce la grande carestia in Ucraina nel 1932-1933 come una tragedia nazionale del popolo ucraino, vittima delle azioni crudeli del regime sovietico che hanno causato tra i 7 e i 10 milioni di morti; 2) il Parlamento europeo, con la risoluzione 2022/3001 (RSP) del 15 dicembre 2022, “90 anni dopo l’Holodomor: riconoscere l’uccisione di massa per fame come genocidio”, che riconosce l’Holodomor come un genocidio contro il popolo ucraino, commesso con l’intento di distruggere un gruppo di persone attraverso la carestia, e invita gli Stati e le organizzazioni internazionali che ancora non abbiano dato un riconoscimento ufficiale a tale crimine a fare altrettanto; invita, inoltre, gli Stati membri dell’Unione europea a diffondere la conoscenza di questi eventi e di altri crimini commessi dall’Unione sovietica includendone lo studio nei programmi scolastici e di ricerca; 3) il Senato degli Stati Uniti d’America, con la risoluzione del 14 marzo 2018, che riconosce le conclusioni della “Commissione sulla Carestia in Ucraina” inviate al Senato il 22 aprile 1988, tra cui il fatto che “Iosif Stalin e la sua cerchia hanno commesso un genocidio contro il popolo ucraino nel 1932-1933”; 4) il Bundestag della Repubblica federale di Germania, con la risoluzione del 30 novembre 2022, che classifica l’Holodomor come genocidio dal punto di vista storico e politico contemporaneo; 5) il Vaticano, che nel Compendio della dottrina sociale della chiesa del 2004 include l’Holodomor tra i grandi genocidi del XX secolo, definendoli crimini contro Dio e contro l’umanità;

considerato che:

il biennio 2022-2023 segna il 90° anniversario dell’Holodomor, in un momento storico in cui il popolo ucraino patisce le sofferenze della guerra di aggressione scatenata dalla Federazione russa, di cui parte della classe dirigente non ha mai reciso del tutto i legami con il passato sovietico e persegue un disegno imperiale ed egemonico volto ad estendere la sfera d’influenza russa su diversi territori precedentemente appartenenti all’ex Unione sovietica, in particolare l’Ucraina; emblematiche in tal senso le immagini delle bandiere rosse con la falce e martello dell’ex Unione sovietica sventolate dai carri armati russi durante l’avanzata in territorio ucraino e issate sui municipi di diverse città occupate;

il ricordo dell’Holodomor e dei crimini sovietici contro il popolo ucraino assume oggi un significato ancor più forte alla luce dell’invasione russa e del nuovo tentativo di cancellazione dell’identità nazionale ucraina;

l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, con la risoluzione n. 1481 del 25 gennaio 2006, “Sulla necessità di una condanna internazionale dei crimini dei regimi del totalitarismo comunista”, ha ribadito che “i regimi totalitari comunisti, che hanno governato in Europa centrale ed orientale nell’ultimo secolo, e che sono ancora al potere in molti paesi del mondo, sono stati caratterizzati, senza eccezioni, da enormi violazioni dei diritti umani” e che “la loro caduta non è stata seguita in tutti i casi da un’investigazione internazionale sui crimini da loro commessi. Inoltre, gli autori di questi crimini non sono stati processati di fronte alla comunità internazionale, a differenza di quanto accaduto ai responsabili dei crimini nazisti. (…) Di conseguenza, la consapevolezza di questi crimini all’interno dell’opinione pubblica è molto scarsa”,

si impegna:

1) a riconoscere l’Holodomor come genocidio, adottando ogni conseguente iniziativa, d’intesa con la Camera dei deputati, con il Governo, con le istituzioni europee ed internazionali, per promuovere in Italia e all’estero la consapevolezza e il ricordo di questa tragedia;

2) a recepire le raccomandazioni espresse dal Parlamento europeo nella risoluzione 2022/3001 (RSP) del 15 dicembre 2022 e dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa nella risoluzione n. 1481 del 25 gennaio 2006.”

Legislatura 19ª – Atto di Sindacato Ispettivo n. 1-00045
Mercoledì 26 luglio, l’Assemblea di Palazzo Madama ha approvato la mozione n. 45 sul riconoscimento dell’Holodomor come genocidio ai danni del popolo ucraino.

Forse non avrò una visione completa dei fatti storici ma mi sembra, leggendo il testo della legge approvata dal Senato, che ci siano delle discrepanze quanto meno sul modo di leggere la storia. Innanzitutto i contadini ucraini non furono fatti morire per fame in quanto ucraini ma per questioni politiche, poichè rifiutavano di consegnare il proprio grano opponendosi alla collettivizzazione del regime sovietico di allora. Quale è lo scopo di questa legge, modificare i testi scolastici? Senza dubbio si è trattato di un crimine ma mi sembra un atto di ostilità voler attribuire nostalgie imperialiste e comuniste alla Federazione russa attuale ed esplicitarle in una legge approvata dal Senato, perchè sono circolate “immagini delle bandiere rosse con la falce e martello dell’ex Unione sovietica sventolate dai carri armati russi durante l’avanzata in territorio ucraino e issate sui municipi di diverse città occupate”. Anche in Italia abbiamo nostalgici che a Predappio fanno manifestazioni con camice nere, saluto romano e immagini di Mussolini e se ci accusassero di aver nostalgie fasciste solo perchè queste manifestazioni vengono permesse? Indubbiamente sui nostri Municipi non c’è l’equivalente ma non c’è neanche una situazione conflittuale come quella dell’Ucraina.

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